Categorie
Bullismo Cyberbullismo

Bullismo e Cyberbullismo

Il bullismo può essere considerato una nuova forma di devianza aggressiva molto diffusa tra i preadolescenti ed adolescenti, e proprio le continue e preoccupanti sollecitazioni che giungono dai mezzi di comunicazione di massa, i quali riportano episodi di sempre maggior violenza ed aggressività, portano a riflettere e ad occuparsi di questo fenomeno. Esiste inoltre un’ampia […]

Il bullismo può essere considerato una nuova forma di devianza aggressiva molto diffusa tra i preadolescenti ed adolescenti, e proprio le continue e preoccupanti sollecitazioni che giungono dai mezzi di comunicazione di massa, i quali riportano episodi di sempre maggior violenza ed aggressività, portano a riflettere e ad occuparsi di questo fenomeno.

Esiste inoltre un’ampia parte di letteratura da cui emerge come episodi di bullismo, subiti e perpetrati, nell’infanzia e nell’adolescenza abbiano forti probabilità di sfociare in gravi disturbi della condotta in tarda adolescenza e nell’età adulta (Menesini, 2000). Il problema del bullismo con l’avvento del XXI secolo ed in particolare con la rivoluzione tecnologica che a questo ha fatto seguito, ha portato a dover riconsiderare queste dinamiche non più e non solo all’interno del contesto scolastico, ma anche al di fuori di questo, ponendo inoltre particolare attenzione anche all’uso che viene fatto delle nuove tecnologie.

Tutto ciò ha influenzato a livelli profondi le strategie relazionali e comunicative utilizzate fra i giovani, non sempre in maniera positiva e proficua; nasce perciò a seguito di questa rivoluzione tecnologica un nuovo tipo di bullismo elettronico, chiamato cyberbullismo, che seppur nuovo si è ampiamente diffuso portando a conseguenze dannose e pericolose, sia per il bullo che per la vittima (Genta et al., 2009).

La necessità di prendere coscienza del fenomeno e di combatterlo emerge quindi come conseguenza; i filoni del bullismo e del cyberbullismo si caratterizzano da una parte per l’interesse e l’urgenza di intervenire per eliminare e ridurre i suoi effetti negativi, ma anche per l’interesse e la primaria necessità di conoscerlo. Infatti è necessario conoscere e studiare le principali caratteristiche e definizioni del fenomeno per poter arrivare ad una partecipe ed unanime comprensione che permetta di partire da una base comune per poter arrivare non solo ad una conoscenza specifica del proprio contesto, ma anche alla possibilità di condividere le molteplici esperienze fra i vari paesi e quindi stabilire interventi comuni che permettano di ridurre o eliminare questo fenomeno che riguarda ormai in maniera diffusa la popolazione preadolescenziale e adolescenziale.