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Emorroidi: quali sono i rimedi naturali?

Fra i rimedi naturali per le emorroidi esistono numerose tisane che possono curare il nostro problema. I fastidi dati dalle emorroidi sono molti ma con le tisane giuste si può ottenere il risultato desiderato. Le tisane possono essere considerate medicine naturali che possono quindi garantire benefici salutari sotto questo punto di vista.

Le cosiddette “droghe salutari” possono risultare lenitive. Ad esempio, una tisana come la malva non solo può curare i fastidi delle emorroidi ma risolve anche gran parte dei problemi di stitichezza. Molte altre erbe possono essere utili, fra cui il ribes nero o l’ippocastano. Tali erbe possono migliorare la circolazione del sangue e il tono delle vene. In questo modo i capillari risultano più rinforzati e, di conseguenza, si può avere una defecazione più naturale e libera.

Un’altra erba da prendere in considerazione per la cura delle emorroidi è l’amamelide. Grazie alla sua proprietà che risulta antinfiammatoria si può preparare unguenti e estratti di vario tipo, vediamo le composizioni delle tisane in questione nello specifico.

Rimedi naturali

Una tisana utile per rimediare ai dolori delle emorroidi è quella di ippocastano. Aggiungendo quaranta grammi di semi di ippocastano insieme ad un achillea millefoglie ed una corteccia di Frangola, si può ottenere risultati notevoli.

Dopo aver radunato gli ingredienti, è opportuno mescolarli nell’acqua bollente (circa un litro). Successivamente, è necessario lasciare in infusione per far maturare l’effetto che può garantire questa tisana. La dose consigliata è quella di due tazze (una la mattina ed una la sera).

Un’altra tisana che può aiutare è composta dagli stessi ingredienti della precedente mescolati a foglie di boldo ed erba di equisteo. Dopo aver miscelato tali ingredienti in acqua bollente e averli lasciati perdurare al suo interno per un infusione, è consigliato berne tre al giorno.

Emorroidi: consigli

I disturbi dati dalle emorroidi possono essere fastidiosi ed i rimedi naturali possono portare giovamenti fisici, non solo dal punto di vista delle emorroidi stesse, ma anche su un piano salutare generale. Solitamente, le tisane non hanno sostanze come caffeina o teina che possono eccitare o altri tipi di sostanze che, a lungo andare, possono danneggiare la salute. Solitamente, anche se si beve una tisana in più del normale, non dovrebbe risultare problematico.

Detto questo, il troppo stroppia in ogni campo e considerando la delicatezza dei disturbi di emorroidi, è sempre meglio procedere con cautela. Per questo motivo, se si desidera fare uno strappo alla regola e bere una tisana in più o prendere medicine vere e proprie, consigliamo di chiedere un consulto specifico ad uno specialista prima di farlo. In base al vostro stile di vita, alle vostre abitudini e al vostro stato di salute, uno specialista saprà sicuramente consigliarvi ciò che fa per voi.

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Diverticolosi: come tenerla sotto controllo

I diverticoli sono formazioni cave a forma di sacchetto presenti spesso nell’intestino crasso e nel colon. La presenza di queste formazioni si chiama diverticolosi, una condizione non troppo grave e piuttosto comune con l’età: basti pensare che circa la metà degli americani di età superiore ai 60 anni ne soffre.

La diverticolosi va però tenuta sotto controllo poichè potrebbe trasformarsi in diverticolite, una malattia che provoca l’infiammazione dei diverticoli, che si manifesta quando le parti deboli della parete intestinale cedono alla pressione, causando il rigonfiamento di queste sezioni.

In presenza di diverticolite, i diverticoli si infiammano e si infettano, oppure possono lacerarsi, e ciò può portare a seri problemi di salute o complicazioni, tra cui:

– nausea
– febbre
– forte dolore addominale
– sangue nelle feci
– ascesso

Tenere la diverticolosi sotto controllo con la dieta

Una dieta sana può essere utile per tenere sotto controllo la diverticolosi: in presenza di diverticoli vi sono degli alimenti proibiti, mentre altri saranno molto d’aiuto nel trattamento della malattia.

Secondo uno studio, una dieta che limita gli alimenti ad alto contenuto di oligosaccaridi fermentabili, disaccaridi, monosaccaridi e polioli può giovare alle persone che soffrono di diverticolosi. Questi cibi includono:

– alcuni frutti, come mele, pere e prugne
– latticini, come latte, yogurt e gelato
– alimenti fermentati, come crauti o kimchi
– fagioli
– cavolo e cavoletti di Bruxelles
– cipolle e aglio

Alimenti ad alto contenuto di fibre

Gli alimenti ad alto contenuto di fibre possono essere utili per le persone che soffrono di diverticolosi, e possono anche aiutare a prevenirla. Tuttavia, ogni individuo è diverso e il fabbisogno specifico di fibre varia in base alle condizioni e ai sintomi.

Se avete un dolore costante, il medico potrebbe suggerirvi di limitare l’assunzione di questi alimenti per un po’ di tempo. Questo perché la fibra aggiunge volume alle feci e può aumentare la peristalsi o le contrazioni del colon, cosa che può provocare dolore.

Gli alimenti ricchi di fibre che potreste voler limitare o evitare includono durante una riacutizzazione della diverticolosi includono:

– legumi come fagioli, ceci e lenticchie
– cereali integrali come riso integrale, quinoa, avena, amaranto, farro e bulgur
– frutta

La dieta occidentale

Una “dieta occidentale” ad alto contenuto di grassi e zuccheri e povera di fibre può essere collegata all’aumento nell’incidenza della diverticolite. Secondo gli studi, evitare alcuni alimenti può aiutare a prevenirla o a ridurne i sintomi:

– carne rossa
– grani raffinati
– latte intero
– cibi fritti

Infine, in passato, i medici raccomandavano che le persone con diverticolite o diverticolosi dovessero evitare noci, popcorn e semi vari, questo perché si pensava che le minuscole particelle di questi alimenti potessero depositarsi nei diverticoli e provocare un’infezione. Tuttavia, di recente, la maggior parte dei medici si è allontanata da questo consiglio, perchè la ricerca moderna non ha mostrato prove che collegano questi alimenti a problemi diverticolari.

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Serenoa repens: controindicazioni e proprietà della pianta

La serenoa repens, anche conosciuta come Saw palmetto, è una palma che ha dimostrato di avere numerose proprietà benefiche.

La scoperta delle sue proprietà naturali ha portato ad individuare diverse possibilità di utilizzare questa pianta per il benessere del corpo.

Serenoa repens cos’è?

La serenoa repens è una particolare palma nana dotata di diverse proprietà naturali, che se sfruttate al meglio possono essere molto efficaci per prendersi cura del proprio corpo.

Questa palma viene definita nana perché la sua altezza massima è di tre metri, altezza che viene raggiunta dagli esemplari più alti.

Serenoa repens proprietà

Vediamo quindi quali sono le proprietà naturali che sono state individuate nella serenoa repens e che hanno reso questa pianta molto famosa nel settore del benessere.

Uno dei primi effetti che è stato individuato è quello antinfiammatorio. I principi attivi di questa pianta possono essere sfruttati per alleviare l’infiammazione e per far sì che la flogosi vada incontro alla risoluzione.

Un altro effetto molto importante è la proprietà spasmolitica, che può essere sfruttata per i pazienti che hanno l’ipertrofia prostatica. La pianta ha dimostrato di avere un effetto simile ai farmaci che normalmente vengono prescritti per l’ipertrofia prostatica e che appartengono alla categoria degli alfa bloccanti.

Per il trattamento dell’ipertrofia prostatica è possibile assumere uno specifico integratore alimentare per la proposta, commercializzato con il nome di Prostamol.

Si tratta di un integratore a base di serenoa repens, pensato per sfruttare tutte le proprietà naturali di questa palma nana. Puoi approfondire questo integratore sul sito Bellezza Autentica.

Serenoa repens funziona davvero?

Prima di assumere un qualsiasi integratore a base di serenoa repens ci si chiede se funziona davvero.

Sono stati condotti alcuni studi, da laboratori di ricerca differenti, per testare le reali proprietà di questa pianta e per vedere se potesse essere di aiuto.

Dagli studi è emerso che la serenoa repens può essere efficace nel trattamento della ipertrofia prostatica benigna e nell’aiutare ad alleviare la sintomatologia correlata a questa patologia.

Questi studi hanno condotto alla produzione e commercializzazione dell’integratore Prostamol che abbiamo citato in precedenza e che ha dimostrato di essere un rimedio efficace da impiegare in caso di ipertrofia prostatica.

Serenoa repens effetti collaterali

Prima di iniziare ad utilizzare degli integratori a base di questa pianta è bene conoscere quali sono gli effetti collaterali serenoa repens.

Si tratta di effetti avversi che possono comparire nel corso dell’assunzione di questo prodotto e la cui probabilità di comparsa aumenta se si assume una quantità eccessiva di prodotto. Per questo motivo si consiglia sempre di rispettare le dosi consigliate, per evitare appunto di andare incontro a sovradosaggio.

Nell’elenco puntato sono indicati gli effetti collaterali ai quali si potrebbe andare incontro in corso di assunzione:

  • Disturbi gastrointestinali, come nausea, vomito, diarrea o stitichezza
  • Mal di testa
  • Prurito
  • Alterazioni della produzione degli ormoni
  • Vertigini
  • Aumento della pressione arteriosa

Gli effetti indesiderati elencati sono in realtà poco frequenti, in particolare quelli più gravi. Resta il consiglio di non assumere il prodotto oltre le dosi consigliate.

Controindicazioni serenoa repens

Un altro aspetto da trattare riguarda le controindicazioni serenoa repens, ovvero quelle situazioni nelle quali è preferibile non assumere questo prodotto ed integratori a base del principio attivo della serenoa.

Si consiglia innanzitutto di non assumere il prodotto indicato durante la gravidanza ed anche durante il periodo dell’allattamento. Si tratta di fasi delicate, in cui sarebbe preferibile non assumere alcun tipo di prodotto senza non aver prima chiesto al proprio medico di famiglia, per essere certi che non vengano arrecati danni al feto o al bambino.

Un’altra controindicazione è l’ipersensibilità al prodotto. Nel caso dell’assunzione di integratori bisognerebbe fare attenzione anche all’ipersensibilità verso uno o più eccipienti o principi attivi dell’integratore stesso.