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Cistite: cause, sintomi, diagnosi e cure

 

La cistite è un disturbo delle vie urinarie caratterizzato da un forte bruciore della mucosa vescicale mentre si urina e da minzioni frequenti, spesso accompagnate da sensazione di vescica non del tutto vuota. L’infezione può risolversi dopo un singolo episodio o può persistere prolungando il dolore e a soffrirne sono maggiormente le donne. Ecco di seguito le cause, i sintomi e le cure per combattere la cistite.

Cause e sintomi

A volte la cistite può manifestarsi senza cause particolari, altre volte è causata da rapporti sessuali frequenti o dall’uso di certi sistemi contraccettivi come il diaframma e le creme spermicide, ma anche l’utilizzo indiscriminato di antimicrobici può alterare la normale flora batterica vaginale. Anche l’uso di pantaloni o biancheria intima troppo aderenti, utilizzo del catetere, malformazioni dell’apparato urinario, diverticoli, diabete, presenza di corpi estranei o patologici nella vescica e altri fattori possono predisporre alla cistite.

A far insorgere l’infiammazione sono i batteri che popolano l’ultimo tratto dell’intestino, in particolare il colibacillo, ma anche altri patogeni. I batteri possono arrivare alla vescica tramite l’uretra, quindi dall’esterno, o dall’interno per contagio da organi vicini, o per via ematica. Una volta arrivati nella vescica i batteri si moltiplicano infiammando la mucosa e causando quella patologia nota come cistite. I sintomi più frequenti sono bruciore o dolore durante la minzione, talvolta accompagnato da brividi e freddo, spasmo doloroso, urine torbide, talvolta maleodoranti.

Diagnosi

La diagnostica della cistite viene eseguita tramite l’esame fisico-chimico delle urine, del sedimento urinario e sull’urinocoltura. L’obiettivo è rilevare la presenza di batteriuria, ovvero la presenza di batteri nelle urine: è considerato normale un livello di contaminazione vescicale fino a 10.000 colonie per ml, mentre una concentrazione superiore a 100.000/ml segnala un’infezione batterica in corso e quindi la presenza della cistite.

Il germe che nella maggior parte dei casi è responsabile della cistite è l’Escherichia coli, ma anche il Proteus Vulgaris e il Klebsiella sono batteri ricorrenti. Quando la cistite si presenta con una certa frequenza, oltre alla diagnosi microbiologica sono necessari ulteriori esami, tra cui quelli urologici, ginecologici, gastroenterologici ed endocrinologici, per avere un quadro più chiaro della situazione.

Alimentazione ideale per curare la cistite

Oltre che la terapia farmacologica, i rimedi naturali e accurate norme igieniche-comportamentali, la cistite va curata anche con l’alimentazione. Infatti, per ristabilire il corretto equilibrio della flora batterica responsabile della cistite è necessario seguire una dieta equilibrata, che prevede prima di ogni cosa una corretta idratazione.

Infatti, bere acqua riduce la carica batterica, ma è necessario evitare anche l’assunzione di cibi contenenti molti zuccheri, ma sono sconsigliati anche formaggi, insaccati, alcolici, caffè e i cibi piccanti. Per alleviare il dolore è utile introdurre nell’alimentazione mirtilli e ribes, alimenti ad azione antinfiammatoria che sono efficaci in caso di cistite. Inserire nella dieta anche cereali integrali, frutta e verdure di stagione, privilegiando cibi ad azione diuretica come anguria, ananas, fragole, cetrioli e finocchi. Come abbiamo potuto vedere, per evitare problemi di cistite è necessario prestare molta attenzione all’alimentazione, a tal proposito vi segnaliamo questo interessante post dal titolo “Cistite cosa mangiare e cosa evitare” pubblicato dal sito noncicasco.it.

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Dipendenze da Sostanze Stupefacenti

Smettere di fumare non è semplice ma ne vale la pena

Non è facile smettere di fumare, data la vera e propria dipendenza da nicotina che si instaura nei fumatori. Infatti, il problema principale di questi ultimi è quasi sempre costituito dall’alta percentuale di recidive.
Quali sono, oggi, gli interventi che sono realmente in grado di aiutare le persone a smettere di fumare?
Attualmente sono disponibili i risultati ottenuti da studi controllati sui seguenti interventi comunemente proposti ai fumatori per aiutarli nel loro intento di smettere:

· terapia nicotinica sostitutiva (gomme da masticare, cerotti, spray, ecc…);

· agopuntura;

· attività fisica;

· trattamento con antidepressivi e ansiolitici.

Fra i trattamenti elencati è emerso che alcuni possono essere realmente di aiuto ai fumatori che intendano smettere, mentre altri non apportano alcun beneficio significativo.
Come si noterà dalla lettura di quanto segue, l’unica “terapia” efficace al 100% è quella di non incominciare mai a fumare.

Terapia nicotinica sostitutiva

Questa è una delle terapie che “funzionano”, nel senso che gli studi hanno evidenziato come questo trattamento aumenti la percentuale di persone che smettono di fumare. Va detto che molti dei pazienti che hanno utilizzato questa tecnica, hanno ricominciato a fumare entro i 5 anni successivi (spesso già entro i primi due mesi). In genere, sono necessari più tentativi prima di riuscire a smettere di fumare definitivamente. I fumatori più accaniti hanno bisogno di dosi di nicotina più elevate per migliorare l’efficacia di questa terapia nei loro confronti. Una osservazione importante, che i fumatori dovrebbero tenere presente, è che coloro che resistono alla tentazione di fumare nella prima settimana di terapia, hanno una buona probabilità di non riprendere a fumare per almeno un anno.
Infine, non si sono riscontrate differenze nell’efficacia tra le gomme da masticare alla nicotina, i cerotti, gli spray nasali e le pastiglie sublinguali. Nessuno di questi metodi di somministrazione è migliore rispetto agli altri.
Gli effetti collaterali, invece, dipendono certamente dal metodo di somministrazione. Per la gomma da masticare si possono riscontrare singhiozzo, disturbi gastrointestinali, dolore mascellare e disturbi al cavo orale. L’irritazione e la sensibilizzazione cutanea sono invece gli effetti collaterali possibili in caso di utilizzo dei cerotti transdermici alla nicotina. Anche per gli spray si possono manifestare fenomeni di irritazione locale. Infine, le pastiglie sublinguali possono causare singhiozzo, sensazione di bruciore, mal di gola, tosse, labbra secche e ulcere alla bocca.

Agopuntura: aiuta a smettere di fumare?

Questa tecnica viene spesso proposta come un valido aiuto per smettere di fumare. La realtà clinica, però, non è a favore dell’agopuntura. Studi controllati, condotti su ben 3772 soggetti, hanno chiaramente dimostrato che questa tecnica non apporta alcun beneficio significativo a chi vuole smettere di fumare, rispetto al placebo. Ciò significa che coloro che si sottopongono ad agopuntura hanno le stesse difficoltà, le stesse recidive e, in generale, gli stessi disagi e le stesse problematiche di chi decide di astenersi dal fumo di propria spontanea volontà senza alcuna terapia di aiuto.
Va detto che l’agopuntura, in genere, non manifesta alcun effetto collaterale significativo.

L’attività fisica contro il fumo

Benchè siano stati condotti alcuni studi a riguardo, ancora non vi sono dati sufficienti a chiarire se lo svolgimento di un’attività fisica possa essere di aiuto a coloro che intendano smettere di fumare. Comunque, si pensa che difficilmente l’attività fisica potrà mai costituire, da sola, un valido aiuto per coloro che desiderano smettere di fumare.

Trattamento con antidepressivi e ansiolitici. Per quanto riguarda l’utilizzo degli ansiolitici per aiutare i fumatori a smettere di fumare, quattro studi condotti su un totale di più di 600 soggetti, hanno mostrato come questi farmaci non sono di alcun aiuto. In compenso, gli ansiolitici possono dare problemi di dipendenza ed astinenza che, nel caso dei fumatori, non farebbero altro che complicare il loro stato sensibilmente.
Invece, è stato dimostrato che il bupropione (un antidepressivo) è in grado di aiutare in maniera significativa i fumatori che intendono smettere. Anche in questo caso, come nel caso della terapia nicotinica sostitutiva, ciò che è effettivamente emerso è che la percentuale di coloro che si astenevano dal fumare fino a 12 mesi è più alta tra le persone che assumevano bupropione rispetto a coloro che assumevano un placebo.
Gli effetti collaterali legati all’uso di questo farmaco vanno dalla cefalea, all’insonnia, alla secchezza delle fauci. Va riportato che è alta la percentuale (10%) di coloro che a causa degli effetti collaterali spesso abbandonano questa terapia.

Smettere di fumare vale davvero la pena

Qui sotto una tabella che mostra alcuni dei benefici immediati e perpetui nel tempo dello smettere di fumare: condurre una vita più sana e più rispettosa di te stesso e di chi ti sta intorno è un’ottima scelta, inziala il prima possibile!

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Salute

Succo spremuto a freddo: integrare il nutrimento con frutta e verdura in “succo”

Affiancare e integrare l’apporto di vitamine, frutta e sali minerali tramite succhi spremuti a freddo è diventato molto popolare negli ultimi anni; alcuni viene vista come un modo più semplice per assumere particolari sostanze nutritive integrando il consumo normale di frutta e verdura intera.

Il detox non va mai inteso come un sostituto completo dei pasti ma può essere visto come un modo creativo di consumare frutta e verdura integrando le riserve che accumuliamo normalmente con la nostra normale dieta.
I succhi detox più famosi che puoi ordinare anche online sono quelli di Depuravita (in questo articolo di marieclaire.it puoi leggere qualcosa in più a proposito dei succhi detox Depuravita e riguardo alla creatrice del brand) che si distinguono per essere spremuti a freddo tramite procedimenti che non intaccano gli enzimi e le vitamine già presenti nella frutta rispetto agli altri procedimenti di estrazione, non sono pastorizzati (infatti hanno una durata nel tempo molto limitata) e non hanno zuccheri aggiunti; puoi ordinarli online dal sito di Depuravita oppure da Amazon: arriveranno a casa tua in poco tempo e in un processo di spedizione studiato per non alterare le proprietà del prodotto (altre informazioni nel sito ufficiale del brand).

Come fare un succo di buona qualità a casa

Se avete molto tempo a disposizione potete creare da voi un succo casalingo, anche se non seguirà gli stessi procedimenti standard di brand famosi come Depuravita o Babasucco ma sarà comunque un modo interessante di assumere frutta e verdura. Il metodo più basilare di spremitura è quello di spremere a mano un frutto o un vegetale, ma per la maggior parte delle persone è più veloce e semplice utilizzare uno spremiagrumi elettrico anziché procedere a mano per spremere ogni frutto.

Vediamo i passaggi per imparare come si fa un succo “nutritivo” standard:

Con uno spremiagrumi elettrico (anche se qualche volta viene proposto anche il “succo detox con estrattore”, di solito anche quello elettrico) basta aggiungere gli ingredienti ed avviare il macchinario.

  • Passaggio 1: Lavare bene tutti gli ingredienti e asciugare.
  • Passaggio 2 – Tagliare frutta e verdura in pezzi di piccole dimensioni e rimuovere eventuali bucce.
  • Passaggio 3: posizionare tutti gli ingredienti in uno spremiagrumi.
  • Passaggio 4: estrarre il succo secondo le istruzioni dello spremiagrumi.


L’uso dei succhi per migliorare la dieta

Alcuni usano i succhi detox per cercare di perdere peso, altri per integrarli ai pasti convenzionali e tenersi in forma, altri semplicemente per il gusto più “integro” degli ingredienti che li rende nel sapore nettamente diversi dagli altri succhi industriali: sta a te scegliere quale uso preferisci fare di questo tipo di succhi, ovviamente ti consigliamo di considerare solo scelte che non vadano a sbilanciare esageratamente la tua dieta quotidiana.