Non è facile smettere di fumare, data la vera e propria dipendenza da nicotina che si instaura nei fumatori. Infatti, il problema principale di questi ultimi è quasi sempre costituito dall’alta percentuale di recidive.
Quali sono, oggi, gli interventi che sono realmente in grado di aiutare le persone a smettere di fumare?
Attualmente sono disponibili i risultati ottenuti da studi controllati sui seguenti interventi comunemente proposti ai fumatori per aiutarli nel loro intento di smettere:
· terapia nicotinica sostitutiva (gomme da masticare, cerotti, spray, ecc…);
· agopuntura;
· attività fisica;
· trattamento con antidepressivi e ansiolitici.
Fra i trattamenti elencati è emerso che alcuni possono essere realmente di aiuto ai fumatori che intendano smettere, mentre altri non apportano alcun beneficio significativo.
Come si noterà dalla lettura di quanto segue, l’unica “terapia” efficace al 100% è quella di non incominciare mai a fumare.
Terapia nicotinica sostitutiva
Questa è una delle terapie che “funzionano”, nel senso che gli studi hanno evidenziato come questo trattamento aumenti la percentuale di persone che smettono di fumare. Va detto che molti dei pazienti che hanno utilizzato questa tecnica, hanno ricominciato a fumare entro i 5 anni successivi (spesso già entro i primi due mesi). In genere, sono necessari più tentativi prima di riuscire a smettere di fumare definitivamente. I fumatori più accaniti hanno bisogno di dosi di nicotina più elevate per migliorare l’efficacia di questa terapia nei loro confronti. Una osservazione importante, che i fumatori dovrebbero tenere presente, è che coloro che resistono alla tentazione di fumare nella prima settimana di terapia, hanno una buona probabilità di non riprendere a fumare per almeno un anno.
Infine, non si sono riscontrate differenze nell’efficacia tra le gomme da masticare alla nicotina, i cerotti, gli spray nasali e le pastiglie sublinguali. Nessuno di questi metodi di somministrazione è migliore rispetto agli altri.
Gli effetti collaterali, invece, dipendono certamente dal metodo di somministrazione. Per la gomma da masticare si possono riscontrare singhiozzo, disturbi gastrointestinali, dolore mascellare e disturbi al cavo orale. L’irritazione e la sensibilizzazione cutanea sono invece gli effetti collaterali possibili in caso di utilizzo dei cerotti transdermici alla nicotina. Anche per gli spray si possono manifestare fenomeni di irritazione locale. Infine, le pastiglie sublinguali possono causare singhiozzo, sensazione di bruciore, mal di gola, tosse, labbra secche e ulcere alla bocca.
Agopuntura: aiuta a smettere di fumare?
Questa tecnica viene spesso proposta come un valido aiuto per smettere di fumare. La realtà clinica, però, non è a favore dell’agopuntura. Studi controllati, condotti su ben 3772 soggetti, hanno chiaramente dimostrato che questa tecnica non apporta alcun beneficio significativo a chi vuole smettere di fumare, rispetto al placebo. Ciò significa che coloro che si sottopongono ad agopuntura hanno le stesse difficoltà, le stesse recidive e, in generale, gli stessi disagi e le stesse problematiche di chi decide di astenersi dal fumo di propria spontanea volontà senza alcuna terapia di aiuto.
Va detto che l’agopuntura, in genere, non manifesta alcun effetto collaterale significativo.
L’attività fisica contro il fumo
Benchè siano stati condotti alcuni studi a riguardo, ancora non vi sono dati sufficienti a chiarire se lo svolgimento di un’attività fisica possa essere di aiuto a coloro che intendano smettere di fumare. Comunque, si pensa che difficilmente l’attività fisica potrà mai costituire, da sola, un valido aiuto per coloro che desiderano smettere di fumare.
Trattamento con antidepressivi e ansiolitici. Per quanto riguarda l’utilizzo degli ansiolitici per aiutare i fumatori a smettere di fumare, quattro studi condotti su un totale di più di 600 soggetti, hanno mostrato come questi farmaci non sono di alcun aiuto. In compenso, gli ansiolitici possono dare problemi di dipendenza ed astinenza che, nel caso dei fumatori, non farebbero altro che complicare il loro stato sensibilmente.
Invece, è stato dimostrato che il bupropione (un antidepressivo) è in grado di aiutare in maniera significativa i fumatori che intendono smettere. Anche in questo caso, come nel caso della terapia nicotinica sostitutiva, ciò che è effettivamente emerso è che la percentuale di coloro che si astenevano dal fumare fino a 12 mesi è più alta tra le persone che assumevano bupropione rispetto a coloro che assumevano un placebo.
Gli effetti collaterali legati all’uso di questo farmaco vanno dalla cefalea, all’insonnia, alla secchezza delle fauci. Va riportato che è alta la percentuale (10%) di coloro che a causa degli effetti collaterali spesso abbandonano questa terapia.
Smettere di fumare vale davvero la pena
Qui sotto una tabella che mostra alcuni dei benefici immediati e perpetui nel tempo dello smettere di fumare: condurre una vita più sana e più rispettosa di te stesso e di chi ti sta intorno è un’ottima scelta, inziala il prima possibile!